Giornalisti minacciati, cooperazione tra Prefettura di Ragusa e Ordine
In considerazione dei ripetuti atti intimidatori nei confronti di numerosi giornalisti recentemente destinatari di aggressioni e minacce, e sulla base anche di una specifica direttiva del Ministero dell’Interno, si è tenuta nei giorni scorsi a Ragusa presso il Palazzo del governo una seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto Filippina Cocuzza, finalizzata ad un’approfondita analisi del fenomeno in provincia e all’emersione di eventuali criticità e specifiche situazioni di rischio nonché all’individuazione di eventuali iniziative volte a prevenire il fenomeno.
Nella consapevolezza che solo attraverso un confronto con chi opera sul campo – e quindi con chi rappresenta la categoria – sia possibile attuare iniziative adeguate e proficue, alla riunione è intervenuto anche il segretario dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Concetto Mannisi, che ha fornito un importante contributo per una più dettagliata analisi del fenomeno anche ai fini di una migliore individuazione delle azioni preventive da mettere in campo.
Il Prefetto di Ragusa, dopo aver sottolineato il ruolo centrale e determinante della stampa nei sistemi democratici, presidio imprescindibile della libertà di espressione e fondamento essenziale per la stessa società civile, non ha mancato di ricordare come in provincia il fenomeno in esame sia attentamente seguito e continuamente monitorato a salvaguardia dell’incolumità fisica e a garanzia del diritto di informazione.
Inoltre, in relazione all’incremento complessivo degli episodi registrati, il Prefetto ha evidenziato che attualmente opera, con rinnovata incisività, presso il Gabinetto del Ministro e con funzioni di programmazione strategica, un apposito “Centro di coordinamento per l’attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti”.
È attivo altresì, a supporto del citato Centro di Coordinamento, un Organismo permanente quale sede di confronto tra i referenti del mondo dell’informazione e, segnatamente, tra il Consiglio nazionale dell’Ordine, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e i rappresentanti delle Forze di Polizia al fine di individuare in sinergia con queste ultime misure idonee per la prevenzione e repressione del fenomeno.
Nel corso dell’incontro, dopo un focus di carattere generale, sono stati esaminati i contesti e le modalità delle intimidazioni, le diverse matrici e le motivazioni degli episodi, anche al fine di giungere ad una analisi non solo quantitativa ma soprattutto qualitativa del fenomeno che, tra l’altro, con l’incontrollata diffusione dei c.d. social ha subito un repentino e rilevante mutamento nelle forme, nelle modalità e nell’accesso alla comunicazione.
Allo scopo quindi di rafforzare ulteriormente le azioni preventive, si è convenuto di istituire una stabile rete di cooperazione tra l’Ordine dei giornalisti, espressione della categoria, e le Forze di Polizia, in grado di favorire una proficua interazione e un tempestivo flusso informativo anche sui possibili scenari di rischio.
In conclusione il Prefetto, nel confermare la massima attenzione verso ogni azione che possa interferire o limitare la libertà di informazione e l’incolumità fisica di quanti, impegnati con coraggio e determinazione, svolgono un ruolo sociale insostituibile e nel prendere atto con soddisfazione della positiva e costruttiva interlocuzione avviata, che rappresenta l’inizio di una proficua sinergia volta ad affermare il primato e l’importanza dell’informazione, ha sollecitato - ferme restando le azioni repressive degli illeciti – ogni ulteriore iniziativa di cooperazione con la categoria anche attraverso periodiche verifiche sull’evoluzione del fenomeno, ad ulteriore garanzia del fondamentale valore costituzionale della libertà di stampa. L’Ordine dei giornalisti di Sicilia, nel ringraziare il prefetto Cocuzza per la sensibilità dimostrata nei confronti di un fenomeno crescente e preoccupante come quello degli attacchi e delle minacce ai giornalisti, è ben lieto di offrire il massimo di collaborazione per tentare di prevenire il più possibile il ripetersi di queste situazioni che destabilizzano la vita dei colleghi.
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