"Un altro genere di informazione", l'incontro di Messina su violenze e femminicidi
La violenza di genere e il ruolo dei giornalisti nella narrazione di un fenomeno considerato ormai come fatto “strutturale” e non “emergenziale”. Passa anche dall’uso corretto delle parole la lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione contro le donne. Parole e immagini servono ad attuare quella rivoluzione culturale necessaria per formare una società nuova in cui la violenza non abbia caratteristiche di genere come il femminicidio o le molestie sessuali. Perché se è vero che la lingua è lo specchio della realtà, è pure vero che la lingua che si usa influenza il modo di percepire la realtà.
Il tema è stato affrontato durante l’evento formativo su “Il Manifesto di Venezia. Per una corretta informazione contro la violenza sulle donne”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia in collaborazione con il quotidiano “La Gazzetta del Sud” e la Prefettura di Messina, che si è tenuto lo scorso 5 aprile 2019 nell’Auditorium della Fondazione Bonino Pulejo a Messina.
Ai lavori, moderati dalla giornalista Daniela Cacciola, sono intervenuti Maria Carmela Librizzi, prefetto di Messina, Maria Pia Farinella, consigliere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Alessandro Notarstefano, direttore della Gazzetta del Sud, Graziella Priulla, sociologa della comunicazione, professoressa emerita dell’Università di Catania e Giovanella Scaminaci, procuratore della Repubblica a Messina.
Più di 115 i giornalisti iscritti all’iniziativa formativa a Messina e almeno altrettanti collegati in diretta streaming da Agrigento, Ragusa, Siracusa e Trapani.
La scelta dello streaming è determinante secondo il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Giulio Francese in presenza di eventi formativi di interesse collettivo per i temi trattatati. E dice: “Facciamo sì che la tecnologia possa aiutare i colleghi ad adempiere agli obblighi formativi, accorciando tempi e distanze”.
Anche Maria Pia Farinella ha sottolineato l’impegno del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia nel promuovere tutte le iniziative atte a sensibilizzare e formare la comunità dei giornalisti siciliani nel senso di una comunicazione rispettosa ed equilibrata nei confronti delle donne e nel vigilare perché non vengano trasmessi a mezzo stampa messaggi discriminatori e/o degradanti basati sugli stereotipi di genere.
Non solo informazione, ma anche le implicazioni culturali, sociali e giuridiche connessi al fenomeno della violenza di genere sono stati affrontati dai relatori che hanno puntato sul rispetto della deontologia e sul prestare massima attenzione a non divulgare cronache morbose con dettagli sensazionalistici basati spesso sull’uso di un linguaggio fuorviante.
L’iniziativa è il primo contributo dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia al Protocollo di intesa promosso dal prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere attraverso la costituzione di una Conferenza provinciale permanente. Il Protocollo operativo, sottoscritto da più attori istituzionali, tra i quali: Regione siciliana attraverso gli Assessorati della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, dell’Istruzione e della Salute, Comune e Città metropolitana di Messina, Università di Messina, Centri Donna Antiviolenza, Ordine degli avvocati, Ordine dei medici e Ordine dei giornalisti, impegna tutti i firmatari a fare rete e “sistema” per contrastare in modo attivo e secondo le proprie competenze il fenomeno della violenza di genere.
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