Agrigento, evento formativo "Giornalismo sportivo, fame di scoop e deontologia"


Agrigento, evento formativo
Didascalia: Agrigento, evento formativo "Giornalismo sportivo, fame di scoop e deontologia"

I giornalisti devono attenersi al codice deontologico e quelli sportivi devono osservare il decalogo giornalistico ossia il codice media sport istituito nel 2008 per garantire l’indipendenza dell’informazione. Di questo hanno discusso oltre una ottantina di giornalisti agrigentini che hanno preso parte ieri mattina al corso di formazione professionale che si è tenuto presso il Circolo Empedocleo e che ha avuto per tema “Giornalismo sportivo e fame di scoop. Deontologia e comunicazione”. Ha fatto gli onori di casa il segretario della sezione agrigentina dell’Assostampa Stelio Zaccaria che ha presentato i giornalisti Angelo Gelo di Agrigento, Nino Randazzo di Palermo e il presidente regionale della lega nazionale dilettanti Santino Lo Presti che hanno approfondito l’argomento e hanno risposto alle domande di alcuni giornalisti (nella foto da sinistra Nino randazzo, Angelo Gelo,Stelio Zaccaria e Teresa Di Fresco).

Angelo Gelo ha spiegato come lo sport, oggi, sia entrato a pieno titolo in tutte le case, tra i giovani, grazie alla presenza delle periodiche trasmissione televisive, dei numerosi sit web e ai giornali sportivi in crescita. Per tale ragione i giornalisti devono dare una informazione corretta e formativa e pretendere che le società abbiano dei giornalisti iscritti all’ordine. Nino Randazzo, segretario regionale dell’Unione Stampa Sportiva, ha offerto alcune testimonianze di come oggi i giornalisti debbano distinguere tra cronaca e commento, come debbano attenersi al codice media sport, rispettando l’indipendenza professionale e prendere le distanze nei dibattiti accesi davanti alle telecamere e nei casi scellerati di violenza negli stadi, fermo restando che debbano avere una preparazione adeguata di conoscenze delle regole delle attività sportive.

 

Santino Lo Presti ha ricordato ai giornalisti che non bisogna correre dietro allo scoop, ma offrire una informazione corretta perché lo sport ha come primo compito quello di abbattere le barriere sociali e culturali, sottolineando che la Sicilia ha il triste primato di diversi e gravi atti di violenza negli stadi (vedi caso del commissario Raciti). Sono intervenuti nel dibattito i giornalisti Arancio, Di Bella, Di Mare, Castelli, Lentini, Cardinale e Giacchetto.Teresa Di Fresco, vicepresidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, ha annunciato che è in preparazione il calendario degli appuntamenti dei corsi di formazione per la prossima primavera.

Enzo Minio