Formazione. Ad Agrigento seminario su migrazione, comunicazione e Carta di Roma
Il criterio deontologico contenuto nell’articolo 2 della Legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti “rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati” deve essere applicato anche nelle cronache sulla migrazione nel rispetto del protocollo deontologico firmato dall’Ordine nazionale dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa il 13 giugno del 2008. E proprio "Carta di Roma: comunicazione e migranti" è stato il tema del seminario di aggiornamento organizzato dall'Ordine dei Giornalisti presso Casa Sanfilippo, nel Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento domenica mattina. Relatori il professor Francesco Pira, sociologo, giornalista e docente di comunicazione e giornalismo all’Università degli studi di Messina e la dottoressa Mariella Guidotti, Delegata Ufficio Migrantes per la provincia di Agrigento, e la vice presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Teresa Di Fresco (nella foto da sinistra).
I lavori sono stati introdotti da Teresa Di Fresco. Per tre ore un serrato confronto su temi di grandissima attualità soprattutto dopo i fatti di Parigi. Nella sua relazione Mariella Guidotti ha snocciolato dati nazionali e regionali sui flussi migratori. Ha mostrato come la stampa italiana e quella estera (tedesca o turca) riporta le storie di migranti. “La statistica dei profughi parla una lingua diversa rispetto a molte immagini: la maggior parte dei richiedenti asilo viene dall’Europa. La maggior parte degli altri sono rifugiati dalla guerra provenienti da pochi paesi. Questo richiede alla UE due strategie politiche”. Si sgonfia l'ondata migratoria. Complici l'autunno e le peggiorate condizioni atmosferiche, il flusso dei migranti rallenta. Basta vedere gli ultimi dati del Viminale: 144.177 sono i profughi sbarcati sulle nostre coste nel corso del 2015, il 11,75% in meno dell'anno precedente. 308 migranti sbarcati a Trapani il 14 novembre. Il15 novembre: 407 migranti sbarcati a Catania. Il 3 dicembre 2015: salvati in 2.000 nel Canale di Sicilia e il 4 dicembre: sbarcate più di 400 persone a Lampedusa; attesa altre 600.
Secondo il sociologo e giornalista, Francesco Pira: “Il tema degli immigrati, più degli altri, appare, argomento di divisione. Al confine fra integrazione e chiusura, Riflesso delle paure sollevate dalla globalizzazione. Del mondo che incombe su di noi. E ci minaccia". Ha detto Pira: “Recenti indagini ci dicono come nel giugno 2015, prima dei fatti di Parigi, il 42% degli italiani ritiene gli immigrati un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza”. (Sondaggio Demos). Nella narrazione della migrazione le immagini, la stessa immagine, si propaga in modo esponenziale. Il fatto non si trasforma in notizia, diventa subito evento mediatico e quindi spettacolarizzazione. Alla narrazione del fatto si sostituisce l’opinione. I contorni si sfumano, cresce l’indeterminatezza che genera insicurezza e paura. I giornalisti devono essere forti nel mantenere su questi temi l’etica della responsabilità”.
Acceso il dibattito al termine delle due relazioni. Riportati casi di cronaca e rievocati fatti tragici anche in provincia di Agrigento dove Lampedusa è al centro dell’interesse internazionale. Ha concluso i lavori la Vice Presidente dell’Ordine, Teresa Di Fresco, che ha invitato i giornalisti ad applicare, nel lavoro quotidiano, la Carta di Roma ed anche la Carta di Treviso.
/link utili