Equo compenso per i giornalisti OdG di Sicilia presenta una bozza


Una bozza sui compensi per i collaboratori delle testate giornalistiche, in vista dell’attuazione della Carta di Firenze: l’ha elaborata l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, primo in Italia, per cercare dispezzare l’impasse che rende impossibile l’attuazione della normativa deontologica sul pagamento del lavoro dei free lance. Le proteste e le lamentele per i famigerati “tre euro a pezzo” o per gli articoli mai pagati non sono dunque rimaste inascoltate, anche se il percorso rimane lungo, visto che adesso occorrerà trovare un’intesa con l’Assostampa per arrivare a una soluzione e a una proposta condivise, da inviare poi al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Chiamato anch’esso a pronunciarsi e a prendersi la sua parte di responsabilità nella vicenda, tanto complessa e delicata quanto sentita dai colleghi.

Il documento nei giorni scorsi è stato presentato dal presidente dell’Ordine di Sicilia, Riccardo Arena, al consiglio regionale dell’Assostampa. Nell’elaborazione della bozza di delibera sono stati impegnati i consiglieri Eleonora Cosentino e Giovanni Villino. Il consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia ha lavorato nei mesi scorsi per ottenere dalle principali testate regionali gli attuali compensi destinati ai collaboratori. Non sono mancati silenzi e atteggiamenti ostili. Ma il nostro lavoro è andato ugualmente avanti. Le tariffe elaborate sono il risultato di una media ponderata tra gli attuali compensi e quelli che riteniamo più idonei al lavoro svolto dal cronista. Se da una parte, infatti, non ignoriamo le difficoltà delle aziende editoriali legate all’attuale crisi, dall’altra non possiamo accettare che si scarichi sul giornalista il costo di una gestione spesso non lungimirante da parte delle stesse aziende.

Questo è solo un primo passo. Forse piccolo. La Carta di Firenze è infatti uno strumento deontologico prezioso, ma non ci sono al momento mezzi per attuarla. Oggi c’è una legge, quella sull’equo compenso, con paletti ben precisi: ma anche in questo caso è tutto fermo, visto che la commissione mista, formata da rappresentanti di Ordine, FNSI e FIEG non riesce ad elaborare una proposta precisa riguardo a cosa materialmente debba intendersi per compensi equi. Al lavoro della commissione noi guardiamo per la difesa di una professione sempre più mortificata. Ma intanto facciamo il primo passo, così come previsto dalla Carta di Firenze, per smuovere le acque, nel silenzio che avvolge questi problemi. Silenzio che viene ingiustamente visto come una sorta di condiscendenza e di tacito consenso dell’Ordine per gli iniqui compensi. 

Chi volesse inviare le proprie segnalazioni o porre domande al Consiglio regionale dell’ordine dei giornalisti può utilizzare la mail:info@odgsicilia.it.